Hai un seno asimmetrico?
Ecco come correggerlo

Sapevi che il nostro corpo non è perfettamente simmetrico? Se, infatti, dividiamo idealmente il nostro corpo, la metà destra è sicuramente diversa da quella sinistra. Lo stesso vale anche per il volto.
Generalmente si tratta di asimmetrie lievi, che non portano con sé patologie.
Queste asimmetrie possono, piuttosto, far vivere in maniera conflittuale in rapporto con la propria immagine, originando situazioni di disagio, con le conseguenti implicazioni negative sulla qualità della vita e sullo svolgimento di una vita sociale serena.
Il seno, per esempio, è una parte del corpo per cui l’asimmetria potrebbe provocare qualche disagio proprio a questo livello.

Se hai un seno asimmetrico, comunque, non devi considerarlo un problema irreversibile: con la chirurgia estetica l’asimmetria può essere corretta!

L’asimmetria del seno


Quando si parla di asimmetria del seno dobbiamo distinguere tre diverse evenienze: asimmetria del volume, asimmetria della forma e asimmetria della posizione.
Nel primo caso l’asimmetria è data da una differenza di “grandezza” fra un seno e l’altro. Questa differenza può essere minima e neanche percettibile, o netta, come nel caso della sindrome di Poland, in cui può verificarsi la completa assenza della ghiandola mammaria da un lato.

Negli altri due casi i seni sono sempre presenti entrambi, ma differiscono l’uno dall’altro o per la conformazione o per il posizionamento.
Per tutte e tre le evenienze, la chirurgia estetica propone degli interventi in grado di porre rimedio a ciascuna.

Come si interviene?


Per correggere un’asimmetria di volume si può ricorrere alla mastoplastica, sia additiva che riduttiva, in modo da portare i due seni a volumi uguali.
Nel caso di asimmetrie di forma si può intervenire sul parenchima ghiandolare, e, se necessario, si può valutare l’inserimento di protesi che vadano a modellare la forma del seno. Si può optare per la mastopessi qualora una mammella fosse più cadente rispetto all’altra.

L’asimmetria di posizione, invece, va affrontata caso per caso. Ad esempio: nel caso di un solco sottomammario più alto o più basso rispetto a quello dell’altro seno bisogna intervenire creando un nuovo solco sottomammario per realizzare una situazione di simmetria.






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