Seno rifatto
Ma che sembri naturale

Fino a qualche anno fa l’obiettivo principale di chi si sottoponeva ad un intervento di mastoplastica additiva era quello di ottenere un seno grande e prosperoso. Poco importava se il suo aspetto non era poi molto naturale; l’attenzione si concentrava unicamente sulle dimensioni.

Oggi, vuoi, per un cambiamento generale nella concezione dell’estetica del corpo femminile, vuoi per le innovazioni in campo chirurgico che hanno permesso di perfezionare le tecniche dell’intervento, le richieste che le donne fanno al chirurgo estetico sono decisamente diverse. Sempre più spesso, infatti, la richiesta di un seno più grande si associa a quella di un seno dall’aspetto più naturale possibile.

Come si fa ad avere un seno rifatto che sembri naturale?


Per raggiungere questo obiettivo finale si devono far convergere le aspettative della paziente con le reali possibilità offerte dalla chirurgia.
Le pazienti, spesso, sanno che vogliono aumentare il volume del loro seno, ma in pratica non possono ben realizzare quale sia la taglia o la forma migliore che si armonizzi al meglio con il loro corpo. Ad esempio: pretendere un aumento di molte taglie che risulti naturale è irrealistico.
Un seno rifatto naturale ha una forma e delle dimensioni che si integrano perfettamente con la figura, che rispetta le proporzioni della paziente, tenendo conto di altezza, peso, grandezza e forma del torace e diametro della ghiandola mammaria. È solo il chirurgo estetico a poter analizzare e contestualizzare tutti questi fattori assieme e deve saperli anche conciliare con i desideri della paziente.

Il chirurgo, poi, deve anche stabilire quale sia la migliore tecnica di intervento e il tipo di protesi più adeguato, caso per caso: ogni paziente è unica e l’intervento va progettato su misura.

Se la mastoplastica additiva ha raggiunto lo scopo prefissato, ovvero quello di ottenere un seno rifatto che sembri naturale, allora sarà veramente difficile scoprire le differenze fra questo e uno veramente naturale, soprattutto nella vita di tutti i giorni, con indosso gli abiti.

Ma ci sono dei dettagli “tecnici” che testimoniano gli esiti di un intervento eseguito ad arte:
• la distanza fra i due seni è armonica e non eccessiva – quando c’è troppa distanza questa risulta esteticamente decisamente artificiosa;

• la maggior parte del volume del seno è nella metà inferiore;

• i capezzoli si trovano nella parte medio/bassa del seno, proprio dove c’è maggiore volume;

• è presente una piccola pendenza in prossimità del capezzolo;

• i seni non sono posizionati troppo in alto – il seno naturale subisce la forza di gravità; quello rifatto che sta troppo in alto è troppo palesemente rifatto;

• un seno rifatto naturale deve apparire tale sia alla vista che al tatto.



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