Contraccettivi e intervento al seno
Cosa dovresti sapere

Abbiamo più volte ribadito che gli interventi di chirurgia estetica al seno sono, ad oggi, molto sicuri; ma ci piace sempre ricordare anche che non vanno mai presi in considerazione con eccessiva leggerezza, in quanto si tratta pur sempre di interventi chirurgici e, come tali, sono accompagnati da un minimo di rischio intrinseco.
Come per ogni operazione, quindi, si devono adoperare cautele e precauzioni sia prima che durante che dopo l’esecuzione di ogni intervento di chirurgia estetica al seno.

Non a caso, prima di procedere all’operazione, durante il colloquio con il chirurgo si vanno anche ad approfondire tutti i dettagli che definiscono lo state di salute della paziente. È per questo che si dice sempre che è fondamentale stabilire un rapporto di completa fiducia e sincerità con il chirurgo, in modo che possa avere un quadro completo della situazione che gli permetta di agire al meglio per la buona riuscita dell’operazione e per la salute della paziente. Questo vuol dire che è opportuno informare il chirurgo di ogni dettaglio riguardante il proprio stile di vita, compresa l’eventuale assunzione di farmaci, inclusi i contraccettivi ormonali.

Qual è la relazione fra contraccettivi ormonali e intervento al seno?


I contraccettivi ormonali potrebbero avere un loro peso nello svolgimento dell’intervento di chirurgia al seno; possono, infatti, andare ad alterare i valori della coagulazione del sangue e sappiamo bene quanto sia importante avere valori nella norma per affrontare al meglio un intervento chirurgico, non solo al seno, ma di qualsiasi tipo, riducendo al massimo ogni possibile complicanza. In questo caso, le alterazioni dei valori relativi alla coagulazione sanguigna possono comportare un aumento del rischio di trombosi.
I contraccettivi ormonali, poi, possono anche andare a modificare la dimensione del seno; per cui anche in questo caso il chirurgo deve valutare attentamente la migliore strategia da applicare.

La prima domanda che il medico si pone è: il farmaco a base di ormoni viene assunto per evitare gravidanze o perché è parte di una cura per una patologia, come l’ovaio policistico, per esempio, o l’endometriosi?
Nel primo caso, in genere, è consigliabile sospendere l’assunzione del contraccettivo ormonale in vista dell’intervento chirurgico, almeno due settime prima, meglio ancora un mese prima, per poi riprendere in un momento successivo all’operazione, ovvero dopo un paio di settimane.

Se, invece, il farmaco a base di ormoni rappresenta una terapia necessaria che sarebbe bene non interrompere, allora il chirurgo si confronta con il ginecologo per poter trovare la soluzione migliore e predisporre un intervento che richiede sicuramente qualche precauzione in più.







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